Perché abbiamo deciso di investire in borsa come Warren Buffett e Charlie Munger

Nei primi articoli pubblicati su questo blog, abbiamo già parlato del perché sia importante investire e di quali siano alcuni modi per farlo, ma non abbiamo ancora detto come lo facciamo noi di Investitori Ribelli.

Con questo articolo, invece, iniziamo a descrivere in dettaglio il nostro approccio agli investimenti.

Parleremo del perché abbiamo scelto di investire in aziende quotate in borsa, di come, tra tutte le aziende che ci possono interessare, selezioniamo quelle in cui investiamo effettivamente e, soprattutto, come cerchiamo di capire quale possa essere un giusto prezzo da pagare per le azioni di quelle aziende.

Speriamo che leggendo del nostro modo d'investire, tu possa capire meglio come funzionano le aziende, quali sono alcuni degli aspetti da considerare prima d'investire e, soprattutto, come evitare errori stupidi.

Perché investire in aziende quotate in borsa

In questo blog e nel podcast parliamo principalmente di come investire in aziende quotate in borsa. Noi abbiamo deciso di fare così solo dopo aver fatto un ragionamento basato sulla nostra situazione finanziaria, i nostri interessi, e le nostre ambizioni future. In base alla tua situazione, potresti decidere che la cosa migliore per te sia qualcos'altro.

Investi secondo le tue possibilità finanziarie

Ad esempio, per una persona che arriva a mala pena a fine mese, difficilmente investire in azioni può aiutare a migliorarne la propria condizione economica, nemmeno facendo le scelte giuste: il capitale che quella persona potrebbe investire sarebbe troppo esiguo perché i guadagni facciano una grossa differenza.

In quel caso, investire il proprio tempo nell'acquisire competenze che aiutino ad ottenere un lavoro più remunerativo o ad avviare un'attività redditizia sarebbe un uso migliore delle risorse di cui si dispone.

Investi secondo i tuoi interessi e capacità

Un altro esempio può essere una persona che lavora nel campo dell'edilizia o che dispone di un grosso capitale iniziale o facile accesso a mutui commerciali a basso interesse. Per questo tipo di persone, investire in immobili può risultare più facile e interessante. Lo stesso vale se, dopo aver provato a studiare i mercati finanziari, tu capisca di non avere la giusta inclinazione o il carattere adatto per investire in quel modo.

Infine, chiunque potrebbe decidere di voler investire prima di tutto in una propria attività commerciale e poi, magari, di investirne i profitti in eccesso in immobili o in borsa.

Qualunque sia il tuo modo d'investire, crediamo sia importante essere onesti con se stessi e capire cosa davvero vi interessi fare. Inoltre, crediamo che imparare a capire come valutare aziende come lo fanno i grandi investitori ti possa aiutare comunque a migliorare i tuoi prospetti futuri, soprattutto in caso volessi aprire o gestire un'attività commerciale, o magari lavorare come dipendente in una posizione manageriale o finanziaria.

I motivi che ci hanno portato a scegliere di investire in borsa

Prima di investire in qualsiasi cosa, per noi è fondamentale avere una serie di misure d'emergenza. La più importante, è quella di avere un piccolo gruzzoletto di liquidità da cui possiamo attingere rapidamente in caso perdessimo il lavoro, in caso dovessimo affrontare una spesa improvvisa, o comunque in caso d'emergenza.

Nel nostro caso, io e Jessica abbiamo risparmiato una somma tale da riuscire a pagare tutte le nostre spese mensili per almeno 3 mesi senza problemi, anche 6 facendo tagli a spese non strettamente necessarie come vacanze, sfizi, etc.

In più, abbiamo carte di credito che, nell'eventualità, ci possono aiutare ad affrontare con tranquillità grosse spese inaspettate, quantomeno dilazionandone il pagamento.

Infine, abbiamo delle polizze assicurative (aperte privatamente o che abbiamo tramite il lavoro) che coprirebbero la maggior parte dei possibili incidenti di percorso più gravi.

Poiché abbiamo queste certezze, ci sentiamo sicuri ad investire tutti i risparmi in eccesso. Consideriamo, quindi, tutto quello che riusciamo a risparmiare ogni mese come parte del nostro fondo d'investimento. Non importa se con quei soldi compriamo effettivamente azioni o se li teniamo liquidi in attesa di trovare la giusta occasione. L'importante, per noi, è considerare quei soldi come parte del nostro portafogli finanziario.

I soldi investiti in borsa sono liquidi

La motivazione più forte per noi per investire in azioni di aziende quotate in borsa, poi, è che quei soldi sono molto liquidi. In qualsiasi momento potremmo decidere di vendere parte del nostro portafogli e trasferire i proventi sul nostro conto corrente. Certo, può servire qualche giorno a trasferire quei soldi dal conto di brokerage che abbiamo scelto al nostro conto corrente ma, in genere, non più di una settimana.

Spesso mi sono sentito dire che per investire bisogna avere già tanti soldi: in realtà, non è così.

Visto che i mercati finanziari sono abbastanza liquidi, serve solo avere da parte un piccolo cuscinetto d'emergenza, giusto per non dover sempre attingere da i nostri investimenti. L'unica considerazione da fare è solo quanto abbondante debba essere il nostro cuscinetto d'emergenza. Noi raccomandiamo una somma sufficiente a coprire le spese medie mensili di almeno 3-6 mesi, perché altrimenti potremmo essere costretti da un imprevisto a vendere parte del nostro portafogli azionario nel peggior momento possibile: durante un crollo dei mercati finanziari.

Vendere azioni dev'essere l'ultima sponda… giusto un gradino sopra a vendere casa, moglie e figli!

Il capitale richiesto per iniziare ad investire in borsa è irrisorio

Un'altra considerazione che abbiamo fatto, è che in borsa è possibile comprare azioni già da pochi centesimi di euro. Ad esempio, e sia chiaro che non vi incito in alcun modo a comprarne, le azioni di Telecom Italia costano, in questo momento, 0,37€ ognuna. Questo non significa, come poi vedremo, che Telecom Italia sia un'azienda in cui valga la pena investire o che costi poco, ma vi dà un'idea, a scopo illustrativo, di quanto poco basti per iniziare a comprare azioni in borsa.

Allo stesso modo, ci sono aziende le cui azioni costano, ognuna, moltissimo, relativamente parlando. Per esempio, oggi le azioni di Berkshire Hathaway, l'azienda di cui Warren Buffett è il presidente e amministratore delegato, costano $250.000 ognuna. Di nuovo, come vedremo, questa informazione, per quanto le azioni di Berkshire ci possano sembrare care e quelle di Telecom Italia economiche, non ci dà alcuna garanzia che comprare a quel prezzo sia un affare né uno baglio.

Insomma, per investire in borsa - a differenza di quando si investe in immobili - non serve avere un grosso capitale iniziale. Possiamo cominciare con pochi euro e continuare ad investire regolarmente per accumulare nel tempo un capitale sostanziale che lavora per noi. Come abbiamo visto quando abbiamo parlato dell'importanza d'investire, impegnare poche centinaia di euro al mese può risultare in una differenza abissale rispetto a tenere gli stessi soldi semplicemente in banca:

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Investire in aziende significa far soldi mentre dormi

Comprare azioni di un'azienda significa diventarne soci. Essendo proprietari dell'azienda, ci spetta una parte dei profitti che quella società produce. Alcuni di questi profitti ci vengono distribuiti regolarmente sotto forma di dividendi (soldi contanti depositati sul nostro conto di brokerage). Altri profitti vengono utilizzati per incrementare la percentuale che possediamo dell'azienda, tramite il riacquisto di azioni sul mercato da parte della società. Infine, una parte dei profitti viene utilizzata per espansione: creare nuove linee di prodotti, migliorare i prodotti esistenti, e tenere la competizione a bada.

Come quando si ha un immobile in affitto, anche possedere aziende genera un profitto regolare. Una parte ci viene pagato, l'altra finisce per aumentare il valore nominale del nostro asset. Entrambe queste variabili si riflettono nel prezzo di mercato delle azioni dell'azienda, anche se in alcuni periodi (per esempio durante una crisi finanziaria) il prezzo delle azioni e il valore dell'azienda finiscono per essere completamente sconnessi.

Il nostro obiettivo ultimo è quello di vivere di rendita. Perciò vogliamo accumulare abbastanza azioni di aziende che ci piacciono per poter poi beneficiare della rendita diretta e indiretta che queste società producono per noi. Così facendo, ci ritroveremo in futuro a poter smettere di lavorare per pagare le bollette e, invece, lavorare solo per piacere sulle cose che più ci interessano.

Investire come Warren Buffett e Charlie Munger

Nei nostri articoli e nel podcast, spesso citiamo Warren Buffett e Charlie Munger, due investitori leggendari che hanno fatto la storia, insieme ad altri, per un modo di investire in azioni che viene spesso chiamato "Value Investing" (tradotto grossolanamente "investire in base al valore [di un'azienda]") ma che loro due preferiscono definire come "Focused Investing" ("investire in modo mirato").

Gli investitori che seguono l'approccio di questo dinamico duo lo fa in maniera molto diversa dalla maggior parte della gente. Eppure, il loro segreto è la semplicità del loro modo d'investire. Il loro approccio consiste nel:

  1. Essere curiosi e leggere quanto più possibile di svariati argomenti: da psicologia, biologia, e filosofia ai dettagli di come funzionano le industrie che gli interessano.
  2. Studiare approfonditamente aziende nei settori di cui si sentono esperti o di cui sono interessati.
  3. Cercare aziende che riescano a fronteggiare forte competizione o in settori in cui sia difficile entrare.
  4. Tra queste, cercare aziende gestite da persone capaci e oneste.
  5. Infine, pagare una cifra ragionevole in base ai prospetti di guadagno futuri dell'azienda.

Da notare, però, è il modo in cui pensano alle azioni di queste aziende: per loro, com'è giusto che sia perché effettivamente è così, comprare azioni non significa comprare uno strumento speculativo, ma significa comprare piccole percentuali della proprietà di un'azienda. Insomma, quando comprano azioni di un'azienda, si sentono proprietari allo stesso modo dei fondatori di quell'azienda, e lo fanno applicando lo stesso ragionamento che chiunque dovrebbe applicare se stesse comprando l'azienda per intero.

Pensare alle aziende in questo modo comporta anche:

  • Pensare all'azienda come se si fosse i soli proprietari della società - per esempio, se aveste un ristorante pensereste in ogni momento a quanto qualcun altro sarebbe disposto a darvi per quel ristorante?
  • Focalizzarsi sul non perdere soldi, invece che sul guadagnarne, almeno come primo obbiettivo
  • Non comprare e vendere azioni solo seguendo i consigli di altri o in base alle emozioni del momento
  • Non farsi trascinare dagli sbalzi nelle valutazioni di mercato per comprare o vendere, ma invece trarne vantaggio per comprare o vendere a prezzi favorevoli - il vecchio adagio di comprare a un prezzo basso e vendere a un prezzo alto

Nei prossimi articoli vedremo come far nostro ognuno di questi punti. Per ora voglio lasciarvi con una frase di Charlie Munger che, secondo me, racchiude la sua intera filosofia su come investire in aziende in maniera intelligente:

[Quando si tratta d'investire in aziende] dobbiamo assicurarci di avere a che fare con qualcosa che siamo in grado di capire. Una volta applicato questo filtro, dobbiamo focalizzarci su aziende che hanno delle caratteristiche intrinseche che forniscano un vantaggio sulla competizione che duri nel tempo. Poi, chiaramente, preferiremmo di gran lunga avere delle persone con integrità e talento già insediate ad amministrarle. Infine, per quanto sia fantastica, nessun azienda vale un prezzo infinito. Quindi, dobbiamo poter comprare ad un prezzo che abbia senso e che ci dia un margine di sicurezza contro le naturali vicissitudini della vita.

Charlie T. Munger

Andando avanti nel percorso di capire il modo d'investire di Buffett e Munger, che abbiamo spudoratamente copiato, parleremo più approfonditamente dei quattro componenti di questa frase: capire un'azienda, delinearne i vantaggi competitivi, rendersi conto se il management è composto da persone oneste e, infine, definire il giusto prezzo da pagare.

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