Perché è importante investire invece che mettere i soldi sotto il materasso

Spesso, quando si parla di investimenti, si tende ad associare una connotazione negativa al concetto. Si pensa spesso ad attività paragonabili al gioco d'azzardo, specialmente quando riguardano i mercati finanziari, e si pensa che comportino rischi altissimi con possibilità di 'vincere' limitate. È chiaro che, con questa premessa, per chi non l'ha mai fatto o per chi non ha diligentemente studiato come farlo bene, investire il proprio denaro in qualsiasi attività può far paura. Averne è normalissimo, specialmente all'inizio.

Nel corso delle prossime settimane, in articoli come questo e nel podcast, io e Jessica vi parleremo di quali sono state le nostre motivazioni per iniziare ad investire, dei nostri obiettivi, di quello che abbiamo imparato, e degli errori che abbiamo commesso nel tempo. Voglio anche mettere in chiaro che non ci sentiamo affatto 'esperti' e certamente non siamo dei guru. Abbiamo, dopo tanto tempo e molti sbagli, trovato il nostro modo di operare i nostri risparmi, e stiamo ancora percorrendo i primi passi del nostro cammino da seri investitori. Insieme a noi speriamo scoprirai come investire in maniera intelligente e a guardare diversamente ai rischi.

Il rischio nasce dal non sapere cosa stai facendo.

Warren Buffett

Ad ogni modo, quando abbiamo iniziato a lavorare, io e Jessica abbiamo iniziato anche a risparmiare una percentuale del nostro guadagno, regolarmente, ogni mese. Purtroppo, però, per lungo tempo abbiamo semplicemente lasciato quei soldi in banca, senza sfruttarli a pieno.

Il problema sta nel fatto che, a causa dell'inflazione, i risparmi tenuti in banca, nel salvadanaio, o sotto il materasso perdono di valore nel tempo.

Avete presente quelle immagini al telegiornale dove si vedono soldi che vengono stampati di continuo? Quella è l'inflazione alla nascita! Quelle banconote e monete vengono create quando una banca centrale come la Banca Centrale Europea (BCE) presta soldi ad uno Stato per finanziare spese e progetti tramite credito. Nuova valuta, però, viene anche creata dalle banche commerciali e servizi di credito quando prestano denaro ad aziende e privati, che sia per un prestito personale, un mutuo, o anche quando paghiamo con carta di credito.

In più, secondo i dati della BCE, le banconote rappresentano solo il 54% dei soldi spesi nell'Eurozona!1 Quindi, quasi la metà dei soldi in circolazione sono solo digitali, numeri su uno schermo. Non ci rendiamo subito conto che sono in circolazione, che fa sì che la creazione di nuova valuta sia ancora più facile con il sistema attuale.

Ma perché questo è importante? L'effetto dell'aumento di valuta in circolazione è che il valore della moneta esistente diluisce, e poiché ci sono più persone di prima in grado di comprare gli stessi beni e servizi, il prezzo di questi tende ad aumentare. Come saprete, il prezzo è solo una funzione di domanda e offerta. Se la domanda aumenta a causa di una più facile disponibilità di credito o moneta, il prezzo aumenta.

L'inflazione è l'aumento di valuta in circolazione che porta alla diminuzione del potere d'acquisto della valuta stessa e, come conseguenza, all'aumento dei prezzi.

Non investire significa fare una scelta che distrugge i risparmi

Poiché la nostra società crea continuamente inflazione, il potere d'acquisto dei nostri risparmi diminuisce nel tempo. Quindi, lasciare soldi in banca o sotto il materasso significa effettivamente perdere soldi a lungo andare. Si dice che un'immagine valga più di 100 parole, quindi eccovi un bel grafico:

Come cambia il potere d'acquisto con un'inflazione bassa

Il grafico vi mostra come il potere d'acquisto di 10.000,00€ cambia nel tempo con un'inflazione al 2%. Nell'esempio, dò per scontato che l'interessa pagato dalla banca in cui abbiamo depositato quel denaro sia irrisorio, quindi non lo conto. Dopo 50 anni, in questo esempio, avremo ancora gli stessi 10.000,00€ iniziali depositati in banca, ma il loro potere d'acquisto sarà drasticamente cambiato. I nostri risparmi basteranno, dopo quel tempo, ad acquistare beni e servizi che oggi costano solo 3.641,70€! 😭

Considerate che un'inflazione reale del 2% annuo, è storicamente molto bassa. In Italia, l'ISTAT stima che negli ultimi anni l'inflazione sia stata solo dello 0-1% annuo2, ma ci sono stati periodi in cui l'inflazione galoppava al 6-7% e periodi in cui arrivava o superava addirittura il 15%!

Ad ogni modo, anche l'inflazione dell'ultimo decennio in realtà è stata molto più alta rispetto alla stima. Per esempio, quando lo scorso Natale sono tornato in Italia, ho notato come il prezzo della tratta autostradale tra casa dei miei e casa dei genitori di Jessica sia raddoppiata rispetto a quando eravamo all'università nel 2010. Questo significa che il prezzo di quella tratta è aumentato di circa il 7% annuo in 10 anni! E così ho notato anche altri prezzi cambiati rispetto a quello che ricordavo dai tempi dell'università. Mi pare ovvio, quindi, che i numeri dell'ISTAT non siano proprio giusti... o che siano stati quando meno 'massaggiati' da forze socio-politiche.

Vediamo allora come cambierebbe il potere d'acquisto degli stessi 10.000€ dell'esempio precedente con un'inflazione del 5%, questa volta; quella che in Italia c'è stata, secondo l'ISTAT, negli anni '90.

Come cambia il potere d'acquisto con un'inflazione media

Wow! Con il 5% di inflazione, dopo 50 anni, i nostri risparmi saranno arrivati a valere praticamente niente! Già solo dopo 10 anni avranno perso quasi la metà del loro potere d'acquisto! E questo senza nemmeno considerare che, almeno in Italia, la maggior parte dei conti bancari hanno un costo annuale che riduce ulteriormente la somma nel nostro salvadanaio! 😔

Ma allora che possiamo fare per evitare che i nostri soldi vadano in fumo? L'unica soluzione è investirli - ora vedremo come - in modo da guadagnare dai nostri risparmi, invece che lasciarli a subire l'effetto dell'inflazione... e possibilmente farci anche di più.

"Ma aspetta," mi direte "il mio libretto di risparmio mi paga degli interessi che tu prima hai ignorato!" ed io vi risponderò "Si, ma quanto sono questi interessi?! L'ultima volta che ho controllato, giusto lo scorso Natale, un libretto bancario o postale pagava ben lo 0.1% LORDO annuo, prima di commissioni e un bel 26% in tasse! Insomma, un netto ben lontano dalle percentuali d'inflazione che stiamo considerando e tranquillamente trascurabile!"

Che significa investire?

Va bene, abbiamo capito che l'inflazione ci mangia i soldi e che bisogna 'investirli', ma che significa? Significa evitare di consumare oggi per poter consumare di più domani. Significa spendere quei soldi per costruire o acquistare attività produttive oggi che ci diano una ragionevole aspettativa di guadagno in futuro. Prima di dilungarci su quali siano alcune di queste attività, anche se alcune le abbiamo di sfuggita accennate, vediamo, invece, quali sono i benefici di investire i nostri risparmi rispetto a tenerli al 'sicuro' in banca.

La matematica che non ti insegnano a scuola

Se ci prendiamo la briga di privarci di qualcosa oggi, lo facciamo perché ci aspettiamo di guadagnarci qualcosa. Poi, moniti di parenti, amici, e media ci avvisano che investire comporta rischi, quindi perché farlo? Vediamolo.

Ipotizziamo, per esempio, di aver messo i nostri risparmi in uno speciale conto bancario. La banca può utilizzare i soldi su questo conto per elargire prestiti - per esempio mutui - e, per questo privilegio, ipotizziamo ci paghi un interesse del 7% annuo. Questo interesse, però, ci vene pagato su un altro conto. Una volta aperto quel conto speciale non possiamo depositarvi altri soldi e possiamo averne solo uno. In questo caso, il tipo di interesse che la banca ci paga è un interesse semplice, cioè ci viene dato immediatamente a maturità invece di essere reinvestito.

Interesse semplice su una somma investita

Il grafico su, mostra tre dati. Il capitale che abbiamo prestato alla banca rimane invariato nel tempo e rimane a 10.000€, rappresentato dall'area nera. Gli interessi che la banca ci ha pagato, più i 10.000€ di capitale sono rappresentati dalla fascia rossa, e dopo 50 anni il nostro gruzzolo sarà salito a un valore nominale di 45.000€. Il potere d'acquisto del nuovo totale, tenendo conto dell'inflazione, è rappresentato dalla fascia blu. Quindi, dopo 50 anni, il nostro capitale iniziale, che una volta poteva comprare beni e servizi del valore odierno di 10.000€, potrà comprare beni e servizi che oggi ci costerebbero 35.000€. Un aumento del potere d'acquisto di 3 volte e mezzo! Non male! 🧐

La vera magia, però, accade nel momento in cui quel guadagno generato dalla banca può essere reinvestito e a sua volta va generare ulteriore guadagno. Vediamo.

Interesse composta su una somma investita

Come prima, in rosso c'è il valore nominale del nostro capitale totale e in blu il suo potere d'acquisto considerando l'inflazione. Questa volta, però, è tutta un'altra storia! Il nostro gruzzolo è passato, nello stesso arco di 50 anni, da 10.000€ a quasi 300.000€ e potrà comprare beni e servizi che oggi ci costerebbero ben 114.000€. Un guadagno effettivo di oltre 10 volte! 🤑

L'interesse composto è l'ottava meraviglia del mondo

Albert Einstein

Ma non finisce qui! Chi ha detto che dobbiamo investire solo una somma iniziale e andare in letargo per 50 anni mentre i nostri soldi si moltiplicano? Vediamo cosa succederebbe se, partendo da un capitale nullo, mettessimo da parte 500€ al mese, con gli stessi interessi e inflazione di prima.

Guadagno composto medio su risparmi regolari

Questa volta, in 50 anni avremmo messo da parte una bella sommetta di 300.000€, ma investendo tutti i nostri risparmi ogni anno, a fine anno, il nostro capitale sarà passato a valere oltre 1 milione e 250 mila euro al netto dell'inflazione, mentre il nostro estratto conto ci direbbe che in banca ci sono quasi 2 milioni e mezzo! 😱

Per darvi il colpo di grazia, sentite questa: il guadagno che i mercati finanziari hanno dato agli investitori durante gli ultimi 50 anni è stato di oltre il 9% con un inflazione di circa il 4% mediamente3. Io però, seguendo l'esempio di Warren Buffett, il più grande investitore di tutti i tempi, punterò ad un guadagno annuale composto del 15%. Considerando sempre l'inflazione attuale al 2%, vediamo che risultati otterrei.

Guadagno composto alto su risparmi regolari

I numeri parlano da soli. Dopo 25 anni avrei già oltre un milione, e dopo 50 anni, ben 43 milioni di euro in banca, con un potere d'acquisto di 20 milioni. 💰💰💰

In questi esempi, tra l'altro, si vede come l'impatto dell'inflazione sia terribile a lungo andare. Una misera inflazione del 2% più che dimezza il valore dei nostri soldi in relativamente poco tempo!

La crescita composta del capitale

Come avrete notato, il nostro capitale investito, con i guadagni reinvestiti ad amplificarne l'effetto, ci porta ad un guadagno esponenziale. E in tutti gli esempi ci sono solo tre variabili:

  1. Il capitale investito (inclusa periodicità di nuovo capitale se serve)
  2. Il tasso di crescita (l'interesse ricevuto dalla banca, nei nostri esempi)
  3. Il tempo

Nel bene o nel male, il tempo è, tra tutti, il fattore fondamentale. Tutte le variabili sono importanti, chiaramente, ma, tra queste, il tempo è quello che più influisce. Come avrete visto dai grafici che vi ho presentato, man mano che passa il tempo la crescita del capitale accelera. Il perché è chiaro: più tempo teniamo i nostri soldi investiti, più questi genereranno profitti; maggiori i profitti, maggiore sarà il capitale investito a ripetere lo stesso processo, creando l'effetto esponenziale.

Insomma, se leggendo questo post speravate in qualche formula magica per diventare ricchi in un giorno, cadete male. Quello che insieme a Jessica cercherò di presentarvi in questi articoli e nel podcast è una formula per diventare ricchi lentamente, ma certamente.

Allora, come possiamo investire i nostri soldi?

Beh, questo articolo è diventato un po' lunghetto, quindi ne parlerò nel prossimo.

Conclusione

Abbiamo visto che a tenere i soldi sotto il materasso si perde, nel tempo, potere d'acquisto, cioè quello che possiamo permetterci di comprare con quei soldi.

Abbiamo poi parlato della causa di questa perdita di valore della moneta, l'inflazione.

Infine, abbiamo visto come, investendo del capitale ad un guadagno superiore l'inflazione, e reinvestendo quel guadagno, si ottiene un profitto esponenziale.

Spero, perciò, che vi siate convinti dell'importanza di investire il proprio denaro. Nel prossimo articolo vedremo in cosa possiamo investire i nostri soldi, andremo più a fondo sulla storia di come io e Jessica abbiamo iniziato ad investire, e di come lo stiamo facendo.

Per questa volta è tutto. Alla prossima!

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