Coronavirus: come investire durante un crollo finanziario

I mercati finanziari globali continuano a crollare per paura degli effetti che il Coronavirus sta avendo ed avrà sull’economia. Quella di ieri è stata una delle giornate peggiori delle borse mondiali dal 2008. Addirittura, le transazioni sul New York Stock Exchange sono state bloccate per 15 minuti dopo che le azioni listate sono scese del 7% dopo pochi minuti dall'apertura giornaliera. È panico completo.

Se fino a qualche giorno fa gli indici principali battevano record a rialzo, oggi lo fanno a ribasso. Ancora una volta, le borse ci dimostrano di essere guidate da sentimenti di paura e avidità, non dalla razionalità che vorrebbe la Teoria del Mercato Efficiente.

I problemi nascosti

Oltre ciò, traders e altri "investitori" semplicemente non sono in grado di sopportare questo tipo di shock, sopratutto quando usano margine (credito) - la maggior parte dei broker danno credito sotto forma di margine anche a piccoli investitori. Usare credito nelle proprie transazioni può far guadagnare molto di più che se si usassero solo i propri soldi, ma accresce proporzionalmente anche le perdite.

Quando il valore degli strumenti finanziari che abbiamo in un conto di brokerage a margine si abbassa, l'azienda che ci ha dato il margine riduce la nostra allocazione e ci costringe ad aggiungere più denaro al nostro conto o a liquidare certe posizioni, volontariamente o no. Questo, chiaramente, costringe molti a vendere prima del previsto, causando un ulteriore deprezzamento degli strumenti finanziari. Queste operazioni, spesso automatiche, in combinazione con degli ordini di vendita automatizzati che dovrebbero servire ad evitare grosse perdite, creano una reazione a catena che inevitabilmente materializza quelle perdite e causa panico.

Infine, in questo momento storico, le aziende, nel loro complesso, hanno il più alto livello di debito mai registrato. Molte di queste non riusciranno più a ripagare i pagamenti alla prima difficoltà o rincaro del tasso d'interesse. Il fallimento di grosse aziende causa ulteriore panico sui mercati finanziari e quindi un ribasso dei prezzi.

Solo quando la marea si abbassa scopriamo chi stava nuotando nudo — Warren Buffett

Se non avete letto Il Cigno Nero di Nassim Nicholas Taleb, ve lo consiglio, come pure il suo altro libro Rischiare Grosso. Entrambi i libri, in qualche modo, parlano di quello che sta succedendo ora.

Così, poi, arrivano i governi e le banche centrali a salvare banche e trading desks sull'orlo del fallimento e stampano denaro a iosa, tassando noi povera gente direttamente o indirettamente causando inflazione.

Cosa possiamo fare, allora?

Da investitori seri, dobbiamo essere stoici e non farci trascinare dal panico. La domanda che dobbiamo porci è: “Com’è cambiato il prospetto futuro delle aziende che mi interessano?”

Per rispondere a questa domanda dobbiamo interrogarci, con sguardo rivolto al medio-lungo termine, sugli aspetti fondamentali di ognuna delle aziende che seguiamo e/o di cui siamo azionisti-soci. Per esempio, prendiamo Disney. Quest’azienda ha vari segmenti operativi. Tra questi, la parte d’intrattenimento (film, programmi tv, e videogiochi), i parchi di divertimento, incluse certe crociere, e il segmento del merchandising, con giocattoli, vestiario, etc. Per Disney, dobbiamo chiederci:

  • La gente andrà meno al cinema nei prossimi 5-10 anni?
  • La gente guarderà meno programmi d’intrattenimento nei prossimi 5-10 anni?
  • La gente giocherà meno con videogiochi nei prossimi 5-10 anni?
  • La gente andrà meni ai parchi giochi o in crociera nei prossimi 5-10 anni?
  • La gente comprerà meno giocattoli e altro merchandising nei prossimi 5-10 anni?
  • Infine, che impatto potrebbe avere la situazione attuale? L'azienda rischia il collasso? Hanno abbastanza liquidità per affrontare questa crisi?

Se provassimo a rispondere a queste domande, probabilmente le risposte sarebbero qualcosa del genere:

  • L'industria cinematografica è forte, ma il modo in cui la gente consuma film sta cambiando drasticamente. Probabilmente, però, l'esperienza del cinema rimarrà per lo più intatta. Basta guardare agli incassi record di Avengers: End Game (2019) che, ad oggi, è il film che ha incassato di più al botteghino nella storia.
  • Sempre più persone stanno guardando programmi on-demand tramite servizi come YouTube, Netflix, Apple TV+, e ora anche Disney+. Non mi aspetto che questo trend cambi.
  • Quella dei videogiochi è una delle industrie in più forte crescita, anche grazie a piattaforme come Twitch, Oculus, e l'avanzamento delle console virtuali. Anche in questo caso, non mi aspetto che il trend cambi.
  • Sebbene la popolazione in Occidente stia invecchiando, in Asia ci sono molti giovani famiglie che stanno diventando più ricche e che probabilmente spenderanno di più in giocattoli. In Occidente, però, più adulti comprano merchandising rispetto a qualche anno fa. Le cose dovrebbero bilanciarsi.
  • Il Coronavirus avrà un grosso impatto sulle finanze di Disney in quanto i negozi saranno meno visitati, i parchi giochi e le crociere probabilmente vuoti o forzatamente chiusi, e la gente non potrà o non vorrà andare al cinema. Il problema, però, sarà sicuramente temporaneo. Nel frattempo, se la gente rimarrà più tempo in casa, mi aspetto un aumento delle vendite di videogiochi, giocattoli, e, soprattutto, un'esplosione nelle iscrizioni a Disney+. Dovrò studiare l'azienda per capire se ci sono rischi finanziari nel breve termine, ma da una analisi veloce, non sembra in grave pericolo, anche se le spese correnti sono di poco superiori alle attività correnti (circa 2 miliardi in meno).

Il prospetto di Disney è allora cambiato? Probabilmente non nel lungo termine, e, per quanto alcuni segmenti saranno fortemente impattati negativamente nel breve termine, altri probabilmente vedranno una fortissima crescita nello stesso periodo.

Se è così e se il prezzo di Disney continuasse a scendere, sarei felice! Seguendo il nostro blog e il nostro podcast potrete imparare a valutare aziende come Disney e a determinarne un giusto prezzo da pagare. Se oggi il prezzo fosse troppo alto, vederlo scendere potrebbe aprirci un'opportunità di comprare azioni dell'azienda al prezzo che vogliamo, altrimenti potremmo comunque comprarne di più a un prezzo ancora più scontato! Ben venga!

Questi momenti di panico sono il miglior momento per noi, se siamo pronti ad agire con contante alla mano e armati di una strategia seria, derivata dallo studio di finanza e delle aziende che ci interessa acquistare.

N.B.: Quello che ho appena discusso per Disney è solo un esempio. Non va interpretato come un incentivo a comprare azioni di Disney o qualsiasi altro prodotto finanziario citato nell'articolo, direttamente o indirettamente. Prima di comprare azioni, studiate ciò che state comprando o consultate un consulente finanziario!

Crollo del mercato

Per quanto i mercati finanziari abbiano perso abbastanza punti negli ultimi giorni, parlare di crollo mi pare eccessivo. Infatti, i prezzi sono a malapena scesi al livello raggiunto a inizio 2019. Guardando il grafico dell'indice S&P 500, il crollo di cui si parla sembra solo un blip. Resta il fatto che, a ieri, il valore dell'indice nella sua interezza era comunque oltre 3 volte più alto rispetto a 10 anni fa e molto più alto anche del valore precedente la crisi finanziaria del 2008.

crollo mercato 2020 03
Grafico del crollo mercati finanziari Marzo 2020

Conclusione

Sebbene il Coronavirus presenti delle sfide serie per gli Stati e le aziende a livello globale, è improbabile che la situazione persisti a lungo.

I media tendono ad esagerare molto lo stato delle cose quando si tratta di finanza, finendo per creare panico ingiustificato. Dimenticatevi, allora, dei prezzi che questi ci tirano dietro ogni giorno, e focalizzatevi invece sulle aziende quotate e i loro business.

Rispondendo a poche domande, riuscirete a capire se un'azienda che vi interessa sia effettivamente solida. Studiandola a fondo, come vi insegniamo in questo blog e nel podcast, riuscirete a capire se investire in quest'azienda fa per voi e un prezzo ragionevole a cui comprala.

Nel breve termine, la situazione che si è creata potrebbe darci modo di trovare opportunità di approfittare dei prezzi in discesa per vedere i prezzi che speriamo di pagare per le aziende che ci interessano.

E se continuassero a scendere? Tanto meglio! Potremo comprare più azioni!

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