Nelle ultime settimane Apple e Tesla hanno annunciato di voler effettuare un frazionamento azionario, o stock split in inglese. Apple farà uno split 4 per 1, e Tesla 5 per 1. Ma che significa? Qual'è l'impatto per gli azionisti e potenziali investitori? E poi, perché mai un'azienda dovrebbe essere interessata a farlo?
Che significa che un'azienda fa uno stock split?
Come sappiamo, ogni azienda è costituita da un numero arbitrario di azioni. Fare uno stock split, significa semplicemente che l'azienda ha deciso di prendere ogni azione esistente e dividerla in parti più piccole.
È un po' come prendere una torta già tagliata a fette, per poi decidere che quelle fette sono troppo grosse e non soddisfano tutti. Magari c'è la signora che si lamenta che la fetta è troppo grande, oppure un ragazzo che si lamenta che invece la fetta è troppo piccola. Quindi, invece di sfornare un'altra torta, si prende ogni fetta e la si divide in fettine più sottili. Alla fine, chi aveva già una fetta nel piatto si ritroverà così con lo stesso pezzo di torta diviso in fette più piccole, essendo libero di decidere di dare alcune di queste fettine a chi ne vuole di più, senza dover rinunciare alla fetta intera.
Qual'è impatto per gli azionisti?
In pratica non cambia quasi nulla. L'azienda non acquista né perde valore durante questa operazione. Quindi il Market Cap - la Capitalizzazione di Mercato, o il prezzo dell'azienda per intero - rimane invariato.
Vediamo il caso di Apple come esempio. Ipotizziamo che il 30 Agosto Apple chiuda la giornata con un Market Cap di $2,000 miliardi e un prezzo per azione di $400. Gli azionisti si troveranno con quattro volte il numero di azioni dell'azienda e ogni azione avrà un prezzo quattro volte inferiore. Quindi, se il 30 Agosto avessi 100 azioni di Apple al prezzo di $400 per azione (per un totale $40,000 investiti), il 31 Agosto ci troveremmo con 400 azioni al prezzo di $100 per azione (che ci dà sempre $40,000 come totale). Il Market Cap di Apple all'apertura della Borsa il 31 Agosto sarà, perciò, invariato a $2,000 miliardi.
Significa che ci saranno azioni di tipo diverso in circolazione?
No. Come nell'esempio della torta prima, le azioni vengono divise ma rappresentano sempre la stessa fetta. Quindi no, non ci sono nuovi tipi di azioni, sono sempre le stesse.
Che effetto ha lo stock split sui dividendi?
Nessuno. Un'azienda che prima dello split pagava $1 per azione in dividendi, per esempio, ora ne pagherà $0.25, ammesso che lo split sia 4 a 1 come quello che farà Apple. La somma totale dei dividendi pagati, però sarà la stessa. Quindi, se l'azienda in tutto pagava $100 milioni l'anno agli azionisti, ne continuerà a pagare altrettanti. Non c'è nessuna differenza.
Perché alcune aziende decidono di effettuare un frazionamento azionario?
Le aziende lo fanno perché quando il prezzo per azione sale troppo potrebbero essere percepite come care, tenendo alla larga i piccoli investitori privati che invece investirebbero più volentieri una somma più piccola.
Per esempio, una persona che decide di investire i suoi primi $1,000 in Borsa, difficilmente comprerebbe 1 azione di Apple al prezzo di $400, poiché rappresenterebbe subito il 40% del portafogli. Invece, al prezzo di $100, lo stesso investitore può permettersi di comprare un'azione che rappresenterebbe solo il 10% del portafogli.
C'è poi da considerare anche il mercato dei derivati, per esempio quello delle opzioni, di cui non abbiamo ancora mai parlato. Su questo mercato si scambiano contratti che danno il diritto al compratore del titolo di comprare o vendere azioni di un'azienda a un prezzo predeterminato. Però ogni contratto, in genere, viene stipulato per 100 azioni, un po' come quando si compra o vende all'ingrosso. Quindi, nel caso di Apple, un solo contratto oggi fa muovere circa $40,000, di nuovo tenendo fuori i piccoli investitori. Invece, dopo la divisione ne basterebbero $10,000.
Insomma, facendo uno split, le aziende indicano che vogliono rendere le proprie azioni più accessibili ai piccoli investitori, e che quindi preferiscono avere tanti piccoli azionisti come proprietari.
Berkshire Hathaway, l'azienda di Warren Buffett, invece, ha evitato di proposito di effettuare un frazionamento azionario perché il management vuole azionisti che sappiano cosa stanno comprando e che rimangano azionisti per lungo tempo, invece che comprare e vendere le azioni in continuazione. Buffett, però, è stato costretto a cercare un'altra via, nel suo caso quella di creare un'altra classe di azioni, per rendere più accessibili (e più facilmente vendibili) le azioni di Berkshire. Ma di questo ne parleremo un'altra volta. 😉
Esiste anche l'operazione inversa?
Si. Per esempio, un'azienda Canadese in cui abbiamo investito l'ha fatto per poter listare le proprie azioni anche sul New York Stock Exchange, la Borsa di New York a Wall Street. Poiché la Borsa newyorchese richiede che il prezzo per azione di ogni azienda listata sia di almeno $5 mentre il prezzo delle azioni convertito in dollari americani (da dollari canadesi) di quell'azienda era di circa di $1.2, l'azienda ha deciso di accorpare ogni 5 azioni in una, superando la soglia minima dei $5 imposta dal NYSE con un prezzo, infatti, di circa $6.
Conviene comprare azioni prima o dopo lo stock split?
Questa non è una domanda a cui possiamo rispondere noi. Come diciamo sempre, fate la vostra analisi!
C'è però una nota che vogliamo puntualizzare: nonostante il valore di Apple e Tesla rimanga invariato, ci sono dei ciarlatani online che stanno incitando a comprare azioni di queste aziende prima dello split, affermando che il prezzo ritorni ai livelli attuali. Questo tipo di affermazioni non stanno né in Cielo né in Terra. Il prezzo per azione non tornerà ai livelli attuali, almeno non per le ragioni che dice questa gente!
Detto ciò, è però vero che c'è un fattore psicologico da considerare. Diventando più accessibile a un prezzo per azione quattro volte inferiore, è possibile - ma non è detto - che ci sia più domanda per le azioni di Apple dopo lo split. Se fosse così, questa domanda in più causerebbe inevitabilmente un aumento del prezzo delle azioni. Comprare per questo motivo, però, è pura speculazione e l'idea di guadagnare in questo modo è assolutamente irresponsabile. C'è anche il rischio che il prezzo scenda se quella domanda non dovesse materializzarsi!
Oh, noi vi abbiamo avvisato, poi fate come volete!